Liberi Nantes – Maccabi, 1 novembre 2009
Qual è il senso di una partita per Liberi Nantes? Quando il significato dell’affrontare un avversario va al di là dei tre punti in palio ma investe tutta la serie di valori e di motivazioni che spingono un’associazione come Liberi Nantes ad affrontare il suo percorso? Quando un match di calcio supera il calcio stesso, smettendo di essere soltanto il modo per stabilire chi tra due squadre gioca meglio ma diventando invece un momento di confronto e condivisione con l’avversario delle proprie idee e visioni sullo sport?
Ci sono pochissime squadre in grado di elevare in questa direzione il senso di una partita affrontata dai Liberi Nantes: non ce ne vogliano tutte le altre compagini impegnate nel nostro girone di Terza Categoria, ma il Maccabi Roma, storica polisportiva della comunità ebraica della capitale, è sicuramente una di esse.
Il calendario del girone E ha poi fatto il resto, stabilendo che questa sfida corrispondesse anche con l’esordio in campionato per Liberi Nantes tra le mura amiche.
E così, ieri mattina è andata in scena una delle sfide più attese per Liberi Nantes, quella con il Maccabi Roma, squadra con cui abbiamo incrociato percorsi e campi di gioco, nel corso della nostra esistenza, ma che mai eravamo riusciti ad affrontare a tu per tu. Il destino ci ha dato questa opportunità, quella di inaugurare il nostro campionato in casa contro di loro. Ma il destino ha voluto metterci anche qualcosa in più, perché a causa dell’assenza dell’arbitro designato, la partita non ha più avuto i tre punti in palio.
Siamo pronti a scommettere che sarebbe andata così come è andata in ogni caso. Fair play, rispetto dell’avversario, il tutto in una partita dai toni agonistici comunque elevati: le due squadre infatti hanno onorato la sfida, pur essendo solo un’amichevole, provando in tutti i modi a superarsi sul campo, ma senza mai dare luogo ad alcun episodio, anche minimo, in grado di rovinare l’atmosfera.
Per la cronaca il match è terminato 0-0, risultato scaturito al termine di un confronto vivace, divertente e con moltissime occasioni da gol da una parte e dall’altra.
Anzi, in realtà il match non è terminato sul campo, perché, dopo le docce, ragazzi e dirigenti delle due squadre si sono incontrati dietro le tribune per un cosidetto “terzo tempo”, in cui tra uno spuntino e una bibita rinfrescante dopo le fatiche del campo, tutti hanno avuto l’occasione reciproca di conoscersi meglio, di familiarizzare e di parlare delle rispettive esperienze sui campi di gioco e oltre.
Un saluto e un ringraziamento caloroso a staff e squadra del Maccabi, quindi. Alla prossima sfida, con i tre punti in palio arbitri permettendo, e buon lavoro.
Shalom.