Gustamundo incontra Liberi Nantes
SI MANGIA E SI GIOCA PER VINCERE LA PARTITA DELL’INTEGRAZIONE
C’è un altro striscione al campo di via Marica e le magliette dei ragazzi sono ancora più ricche e colorate: merito del nuovo partner di Liberi Nantes, Gustamundo.
«Lo spunto per iniziare questa collaborazione – precisa Alberto, presidente di Liberi Nantes – me l’ha dato un ex collega che ha ci fatto incontrare. Così, davanti a una birra, abbiamo deciso d’intraprendere un percorso comune. A novembre abbiamo organizzato un primo catering in occasione della presentazione dell’inno e prevediamo di fare un’altra cena prima di Natale, che si terrà giovedì 21 dicembre al ristorante Gustamundo. Il loro logo già compare sulle divise e sui fratini».
La partnership con Liberi Nantes nasce dal valore comune dell’inclusione. «L’idea di fondo – spiega Pasquale, proprietario ormai da 25 anni del ristorante messicano il Pueblo e ideatore di Gustamundo – è che siamo tutti una grande famiglia: per fare integrazione noi utilizziamo lo strumento della cucina, Liberi Nantes quello dello sport».
Ma che cos è Gustamundo? Nasce con l’idea di proporre integrazione sociale tramite la “cucina”. Con la collaborazione di molti centri di accoglienza e di alcune onlus organizza cene multietniche preparate da uomini e donne provenienti dai paesi più disagiati.
Spiega Pasquale che cibo e inclusione si pongono al centro della sua attività: «Sono sempre stato impegnato in progetti di solidarietà fin dalla nascita del mio primo ristorante. Nell’ultimo anno, con l’impennata razzista e gli accanimenti contro i migranti, ho pensato che si dovesse fare qualcosa di utile e incisivo a favore di questi ragazzi».
Pasquale ha iniziato a girare i centri di accoglienza con l’idea di cercare ristoratori costretti ad abbandonare l’attività e a lasciare il proprio paese a causa di fame e guerre. Il primo di loro l’ha conosciuto al Sant’Egidio, poi non si è più fermato. Finora Gustamundo ha coinvolto decine di rifugiati e richiedenti asilo in attività culinarie e di ristorazione. Provengono da tutti i continenti e grazie loro è nato un vero e proprio calendario di cene, organizzate al locale in via Pieralice più volte a settimana. «Abbiamo a disposizione – racconta Pasquale – una varietà impressionante di piatti, facciamo cucinare 2 ragazzi alla volta che poi ci raccontano le loro storie. Nel resto della settimana la cucina è gestita sempre da persone provenienti dai centri di accoglienza. Facciamo anche attività di catering e collaboriamo con diversi locali in tutta Roma».
L’ideatore di Gustamundo ci tiene a precisare che si tratta di un’attività economica, il cui scopo non è la beneficienza, ma l’offerta di una concreta opportunità di formazione e lavoro per chi vuole mettersi in gioco. Pasquale racconta con piacere dei suoi collaboratori: «Nell’attività di catering ci affiancano stabilmente un siriano, un turco e due ragazzi del Gambia. Grazie ad altri progetti sosteniamo 10 borse di studio e abbiamo vari tirocini. In totale 15 ragazzi collaborano stabilmente con noi, anch’io mi occupo personalmente di formarli e insegnargli a stare in cucina».
Grazie a questa nuova partnership Liberi Nantes prova a espandere il suo percorso verso l’integrazione: una volta abbandonato il campo da gioco, il cibo rappresenta il pretesto migliore per riunirsi, conoscersi e sentirsi a casa.
Silvia Colangeli