In bocca al lupo Presidente

Alla nostra prima partita Laura Boldrini c’era. Lei che di calcio non capisce niente (ma niente niente) quel 16 ottobre 2008 camminava su e giù di fronte alla panchina, manco fosse un mister navigato dei campi polverosi della periferia romana. Stava giocando la “sua”squadra, c’eravamo noi, la Liberi Nantes, la squadra di calcio dei rifugiati e richiedenti asilo, con le maglie azzurro ONU e il simbolo dell’Unhcr sul petto.


La prima volta che ci siamo presentati da lei a chiedere il patrocinio dell’Alto Commissariato per i Rifugiati, ci ha presi per matti. Una squadra di calcio completamente composta da migranti forzati, da ragazzi che scappano da guerre, torture, persecuzioni, lasciandosi alle spalle tutto, sembrava non avere grandi speranze di successo. Roba da matti, appunto.
Ma da quel giorno è diventata la nostra prima tifosa, ci è stata sempre vicina, sempre al nostro fianco.

Da oggi, per noi, sullo scranno più alto di Montecitorio, insieme a Laura Boldrini, siedono due popoli. Quello italiano, che si riconosce nel suo bellissimo discorso d’insediamento, che ha regalato a ognuno di noi le forti emozioni delle parole pronunciate da chi crede profondamente in quello che dice e in quello che fa. E poi c’è il popolo delle donne e degli uomini in fuga, dei bambini nati sui barconi, dei ragazzini afgani legati sotto i TIR, dell’umanità dei campi profughi di tutto il mondo.

Mentre scrivo, i Liberi Nantes stanno giocando. Sempre su un campo di periferia, sempre nella solita polvere. Siamo ancora zero a zero, ma Koffi, Mamadou, Saravan, Houssein, Mohamed, Fabrice e le migliaia di esseri umani che giocano ogni giorno la partita della dignità e dei diritti, possono andare orgogliosi e fieri che una donna come Laura Boldrini sia stata chiamata a ricoprire il ruolo che fu di Pertini e di Nilde Iotti.
Oggi abbiamo il sorriso stampato in faccia e il senso profondo che un pezzo di cambiamento è iniziato, perché con Laura Boldrini ha preso la parola l’Italia che accoglie, l’Italia che non respinge.
In bocca al lupo Presidente, il prossimo gol è per te.

Le socie e i soci di Liberi Nantes

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