“Free to Play Day” – Sabato 18 giugno al Campo XXV Aprile
Avevamo bisogno del calcio. Stare senza avrebbe significato una profonda depressione. Ci faceva sentire liberi anche se eravamo in gabbia.
“Terror” Lekota, Sudafrica*
Giocammo a Touch Rugby solo per qualche settimana e subito diventò il “nostro sport”
Steve Tswete, Sudafrica*
*Korr/Close, Molto più di un Gioco. Il Calcio contro l’Apartheid – Iacobelli, 2010
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In principio fu un campo di calcio,
qualche vecchio pallone
e un gruppo di ragazzi rifugiati,
che ci hanno provato, insieme a noi.
Nei nostri magazzini disordinati
oggi si trovano anche i palloni ovali
delle ragazze del Touch Rugby.
Nelle nostre passeggiate in montagna
si parlano almeno quattro lingue diverse.
E abbiamo un campo, il “XXV Aprile”,
da rimettere in vita,
da ridare a un quartiere.
Alla fine, come spesso accade,
non ci siamo inventati nulla.
Abbiamo solo reso pratica quotidiana,
una cosa in fondo semplice, un diritto.
il diritto, troppo spesso dimenticato,
allo sport e al gioco.
Lo sport, il gioco, la voglia di stare insieme
sono diventati il nostro modo di accogliere,
di dare asilo a chi fugge,
a chi ha bisogno di ricominciare a vivere.
Questa Giornata Mondiale del Rifugiato
la vogliamo dedicare a tutti quelli
che hanno corso, inciampato, saltato, riso,
camminato, faticato, esultato e lavorato
con noi.
Liberi di giocare,
Liberi per giocare.
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Sabato 18 giugno
dalle 17
fino ad esaurimento scorte
Campo “XXV Aprile”
Via Marica, 80 – Metro B “Pietralata”
animazione per i bambini,
esibizioni sportive, giocoleria,
mostre fotorgrafiche,
musica, ballo,
pasta, brace, cibi etnici, vino, birra,
prezzi popolari
INGRESSO GRATUITO