S(up)port the future ≈ Co-progettare l’inclusione

Il 16 dicembre si è tenuto l’evento di chiusura del progetto “S(up)port Refugees Integration” (EAC-2017-0492), progetto europeo finanziato nel quadro di una pilot action della DG EAC della Commissione Europea, grazie al quale l’associazione Liberi Nantes ha potuto offrire a donne rifugiate e richiedenti asilo la possibilità di accedere gratuitamente a corsi di calcio, touch rugby, atletica leggera/ginnastica posturale ed escursionismo.
L’evento si è svolto presso gli spazi dell’associazione In-Funzione di Pietralata, ed ha avuto lo scopo di restituire i risultati conseguiti nel corso degli 11 mesi di implementazione del progetto, oltre ad essere stata un’importante occasione di approfondimento e condivisione per massimizzare il potenziale co-creativo e trasformativo della rete multi-attoriale costruita e coltivata dal 2007, a livello locale ed europeo, dall’ASD Liberi Nantes, ai fini della sostenibilità, replicabilità e scalabilità dell’esperienza progettuale conclusa.
All’evento hanno partecipato circa 30 persone; oltre alla presentazione dei risultati del progetto la giornata ha visto lo svolgimento di due tavoli di lavoro:
✶”TSR: una metodologia per la governance locale partecipativa” – guidato da Luigi Martignetti, Segretario generale della Rete Europea delle Città e delle Regioni per l’Economia Sociale

“Progettare l’inclusione sociale a livello europeo. Le opportunità della programmazione Erasmus+ 2019” – guidato da Eleonora Perotti, Presidente del Centro italiano per l’apprendimento permanente

I tavoli hanno avuto i seguenti contenuti:

  • TSR: una metodologia per la governance locale partecipativa”

  • Cosa è la metodologia TSR (territori socialmente responsabili)
    è una metodologia per la pianificazione locale, che integra la dimensione sociale, economica, culturale e ambientale. si basa su un processo di governance partecipativa volto a migliorare la qualità della vita di una comunità.
  • Quali sono gli attori.
    questa metodologia coinvolge anche e amministrazioni pubbliche.
    Per attori si intendono i soggetti che possono dirsi i classici portatori di interessi ma la fascia è ben più ampia, allargata in definitiva a tutti i cittadini.
  • Bisogni e (bi)sogni
    Ai soggetti non vengono chiesti i propri bisogni, ovvero le priorità individuali e prossime, ma una raffigurazione della realtà, una vision del territorio.
  • Come si costruisce il coinvolgimento di tutti i cittadini?
    Si lavora su quali sono i principi, ovvero la base valoriale comune, che permette di costruire una visione e quindi riaggregare il territorio perchè in questo campo non c’è competizione ma collaborazione.
  • Indicatori e misurazione
    quali sono gli indicatori del successo o insuccesso di questi processi, del posizionamento all’interno dei diversi scenari? chi li definisce?
    Nelle organizzazioni classiche certi tipi di valutazione possono aversi anche dalla semplice osservazione dei bilanci, mentre invece in questi processi è la stessa comunità che dovrebbe darseli, perchè non ci sia una definizione del processo eterodiretta, e perchè il percorso sia riconoscibile ma non standardizzato.
  • L’importante non è il risultato, il risultato è il percorso.

 

  • “Progettare l’inclusione sociale a livello europeo. Le opportunità della programmazione Erasmus+ 2019”
  • Come progettare in ambito sociale
  • Elementi chiave del Programma Erasmus+, che nel 2019 sarà focalizzato sull’inclusione sociale: transnazionalità e impatto a livello Europeo.
  • Suggerimenti, elementi concreti valutati positivamente dal valutatore per la presentazione di idee progetto.
  • Proposte dai partecipanti e analisi.

 

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