Persa la finale, conquistato lo spirito dei Mondiali Antirazzisti
Dopo cinque anni siamo arrivati in finale.
5 partite giocate nella fase a giorni, 4 vittorie e 1 sconfitta, l’ultima, ininfluente ai fini della qualificazione alle fasi finali.
Poi 3 partite fino ai quarti, 3 vittorie.
Dai quarti rigori (come è tradizione ai Mondiali, per ricordare a tutti che gli eccessi agonistici vanno tenuti a bada).
Due serie vinte ed ecco la finale.
Hanno vinto i ragazzi del Balotta Continua 6 a 5. Complimenti, perché hanno tirato un serie di rigori veramente bella.
Ma i ragazzi della Liberi Nantes hanno vinto qualcosa di più importante.
Hanno vinto, conquistato e fatto proprio lo spirito dei Mondiali.
Dopo pochi istanti di delusione (perdere una finale ai rigori fa sempre uno strano effetto…), è cominciata la festa.
Sembravamo noi i vincitori.
Sotto il palco delle premiazioni c’era un gruppo che ballava, cantava, si abbracciava e quel gruppo eravamo noi.
Difficile da spiegare, ma avessimo vinto sarebbe stato tutto scontato, per certi versi “normale”, ma vedere tutti allegri, soddisfatti e festanti da “sconfitti”, è stato il segno che dopo 5 anni di Mondiali, un pezzo fondamentale dello spirito che li anima da ben 16 anni, ci è entrato dentro.
Siamo nati lì, in quel clima unico fatto di condivisione, solidarietà e rispetto e sabato 7 luglio 2012 crediamo di aver, in parte, ricambiato il regalo che i Mondiali hanno fatto a noi: imparare ad essere felici per il solo fatto di esserci, felici e allegri di immergersi nel gioco, nei suoi schemi antichi, nelle sue continue invenzioni, nella sua straordinaria forza creativa.
Buona estate a tutti.