Segretariato sociale, un nuovo progetto di ascolto e sostegno

Singhateh, David e Angela
“Abbiamo inaugurato l’attività di Segretariato Sociale con Singhateh. Ci siamo visti, abbiamo parlato e abbiamo ascoltato le sue difficoltà, i suoi problemi. Sono rimasto colpito dall’atmosfera che si è creata, è stato un giorno denso. Alla fine, dopo un paio di minuti che ce ne eravamo andati mi arriva un suo sms. Mi ringraziava e mi diceva che era felice dell’aiuto che gli abbiamo dato”, racconta David.
Dal dicembre 2017 la Liberi Nantes ha intrapreso un nuovo progetto di aiuto, ascolto e sostegno ai ragazzi che compongono la squadra. Attraverso lo sportello di segretariato sociale i ragazzi hanno la possibilità di affrontare alcune delle diverse criticità che vivono quotidianamente. Angela Paladino, coordinatrice del progetto di segretariato, Roberta Spano e David D’Agnelli ogni martedì e venerdì pomeriggio, in concomitanza con gli allenamenti della squadra, offrono ai ragazzi la possibilità di un dialogo. Il colloquio, il confronto e il monitoraggio nel tempo sono infatti le modalità operative.
“Ci siamo quindi avvicinati alle storie di vita delle persone che fanno parte della squadra. Piano piano sono venute fuori, dai nostri dialoghi con loro, diverse criticità. Ci sono persone che ad esempio non hanno mai scritto un CV, non hanno la consapevolezza di come si cerca lavoro, quali sono i servizi presenti sul territorio, molte criticità sono legati alla loro posizione giuridica, alla consapevolezza che hanno di essa” – spiega Angela Paladino che continua – “quindi abbiamo trovato varie criticità. Abbiamo cominciato un po’ alla volta a metterli in rete con il territorio, a spiegare loro come funzionano le varie pratiche, i rapporti con i servizi sul territorio. Abbiamo lavorato su quella che è una costante per le persone che richiedono asilo in Italia: le lunghe sospensioni, che poi sono sospensioni della vita. Queste creano fratture interne, le persone alla lunga dimenticano chi sono e hanno bisogno di ritrovarsi”.
Un elemento importante e gratificante per i ragazzi è il Passaporto del pianeta mondo, inventato dai responsabili del segretariato sociale. “Racchiude tutte le tappe importanti che il ragazzo fa nel suo percorso di integrazione volto all’autonomia. È un passaporto artigianale, fatto con i cartoncini, dove nella prima pagina c’è il nome e cognome del ragazzo e all’interno ci sono riportati i vari step che ci prefiggiamo e che raggiungiamo con il ragazzo” racconta Angela.
La risposta dei ragazzi è stata straordinaria. “Per me questa è una bellissima esperienza. I ragazzi mi hanno mostrato la loro voglia di fare, di essere coinvolti. Piano piano ci hanno raccontato la loro storia, ognuno con i propri tempi. Chi ha voglia di parlare con noi lo fa quando e come vuole e quello del Passaporto è un modo che abbiamo pensato per gratificare ogni singolo passo fatto dai ragazzi” dice Roberta Spano.
Valerio Maggio