Per qualcuno che è pronto a iniziare però, c’è qualcun altro che non riuscirà ad arrivare: ad alcune delegazioni è stato inspiegabilmente vietato l’ingresso nel nostro paese. La squadra congolese della Lisped (Lega Sportiva per la Promozione e la Difesa dei i Diritti Umani) ha dovuto rinunciare ai Mondiali per il terzo anno consecutivo, a causa della mancata concessione del visto, e si temono problemi anche per i ragazzi provenienti dal Gambia.
“Siamo molto sorpresi per la negazione del visto – ci dice l’avvocato Alain Makengo, presidente della Lisped – negli altri paesi europei non è mai successo. Scriverò all’ambasciatore: perché solo le autorità italiane non vogliono essere al nostro e al vostro fianco nella lotta al razzismo? Siamo con il cuore insieme a tutti ai partecipanti, a cui chiediamo di firmare una petizione per le ambasciate affinché non sbarrino la strada alla nostra lotta contro le discriminazioni. Abbiamo un solo dispiacere: per il terzo anno consecutivo siamo ancora una volta degli invisibili.”
Infatti, ogni anno i Mondiali riservano una coppa speciale a tutti coloro che per vari motivi non possono essere al festival, negli ultimi anni è stata assegnata alle squadre che a causa negazione del visto non possono partecipare al torneo.
Ad ogni modo ogni giorno cercheremo di avere un collegamento telefonico con Kinshasa grazie al lavoro di Asterisco Radio (www.asteriscoradio.it), che trasmetterà in diretta web dai Mondiali.
Buone notizie invece dalla Palestina: Hanem Al Sawaf, direttrice del centro educativo Al Zuhur, che opera nel campo profughi di Shu’fat (Gerusalemme Est) insieme all’Ong della Uisp Peace Games, è infatti giunta senza problemi in Italia e potrà partecipare domani all’incontro previsto sul rapporto tra gioco, sport e cooperazione in situazioni di conflitto.
Al Zuhur, infatti, è diventato negli anni un punto di riferimento per le famiglie del disagiato campo profughi palestinese, dando la possibilità a bambini, adolescenti e donne di sviluppare le proprie potenzialità attraverso gli strumenti del gioco e dello sport, fornendo un’alternativa alla vita di strada.
È arrivata anche la delegazione amazzonica di Belem, che da domani inizierà a presentare una serie di workshop sulle danze tradizionali dello Stato del Parà (come ad esempio il coloratissimo Carimbò) e su come si costruiscono i carri in cartapesta per il carnevale. Ovviamente, la loro presenza sarà fondamentale all’interno dei tanti dibattiti in cui si parlerà di sviluppo sostenibile e interculturalità.
Il programma della prima giornata è ricco di appuntamenti: si parte con una passeggiata nei luoghi simbolo della resistenza di Bologna, al termine della quale verranno deposti dei fiori alla stazione, in ricordo delle vittime della strage del 2 agosto. Verrà anche inaugurata la Piazza Antirazzista con mostre di materiali autoprodotti e il nutrito programma di dibattiti. All’interno della Piazza Antirazzista da quest’anno prenderà vita il Punto Arcobaleno, dedicato alla valorizzazione e al rispetto di tutte le differenze: di genere, di cultura e di religione.
Al via anche l’ampio programma dei concerti con i Klasse Kriminale, il gruppo savonese riferimento per la musica Oi italiana e con Gli Avvoltoi, nome storico del panorama psichedelico bolognese. ”
Tutte le informazioni e il programma dettagliato giorno per giorno è a disposizione sul sito www.mondialiantirazzisti.org
I Mondiali Antirazzisti sono organizzati da Progetto Ultrà, UISP e Istoreco, in collaborazione con il Comune di Casalecchio e rete FARE.