Chi Siamo

To me, we must learn to spell the word Respect. And then learn to play the game of life, as well as the game of athletics, according to the rules of society. If you can take that and put it into practice in the community in which you live, then, to me you have won the greatest championship.

Liberi Nantes è un’associazione sportiva dilettantistica senza scopo di lucro, indipendente, laica, apolitica ed interamente basata sul volontariato, nata a Roma nel 2007 per la promozione e la diffusione del gioco e della pratica sportiva come strumenti fondamentali per la crescita umana e  l’inclusione sociale.

Tra le attività proposte dall’associazione: calcio femminile e maschile, touch rugby, escursionismo e trekking urbano, insegnamento della lingua italiana attraverso lo sport, come laboratorio facilitatore per l’apprendimento.

Ogni anno l’associazione raggiunge oltre 200 persone, di cui molte in condizioni di vulnerabilità,  per le quali lo sport rappresenta un momento di svago ed evasione e un veicolo per il recupero della dignità umana, la ricostruzione della propria persona e delle relazioni di fiducia e contatto con il prossimo.

Liberi Nantes promuove e sostiene la costruzione di reti territoriali locali, nazionali ed internazionali come elemento cardine del proprio agire. La costante ricerca del dialogo e la capacità di fare insieme è uno dei punti di forza dell’associazione.

 

LA NOSTRA VISION

Liberi Nantes è una comunità aperta dove insieme coltiviamo la libertà, il rispetto e l’accoglienza. Crediamo nel Gioco come dimensione universale di crescita umana e proponiamo lo Sport come strumento di incontro e sviluppo reciproco.

 
info@liberinantes.org

Il CAMPO SPORTIVO XXV APRILE di Pietralata

Nell’aprile del 2010, l’associazione prende in gestione il XXV Aprile, un campo sportivo nato su iniziativa popolare negli anni ‘60 nel cuore di Pietralata a Roma, che per lunghi  anni è stato uno dei maggiori punti di riferimento per la comunità di quartiere. Il luogo in cui si pratica l’attività calcistica, si svolgono le feste di quartiere, si organizzano concerti e attività culturali, nonché sede dell’Albarossa, la squadra simbolo di questa periferia che ne cura la gestione fino a metà degli anni ‘90.

Nel 2010 il campo è in condizioni di semiabbandono, nessuna attività sportiva si svolge su base regolare e molte delle strutture esistenti sono in condizioni di fatiscenza e di incuria.

Con uno sforzo enorme in termini di ore di volontariato e di risorse economiche impiegate, l’associazione inizia una lenta ma continua fase di recupero che culmina nel dicembre del 2015 con la nuova omologazione del campo sportivo da parte della Federazione Italiana Gioco Calcio. Un traguardo insperato che segna l’inizio di una nuova storia per il XXV Aprile e per i Liberi Nantes, il primo passo verso la riapertura di questo spazio storico al quartiere e alla città .

Attualmente decine di atleti svolgono attività sportiva presso l’impianto ogni settimana. Il XXV Aprile, inoltre, è tornato ad ospitare feste di quartiere e manifestazioni culturali e sociali; uno spazio, dunque, di nuovo condiviso e in grado di accogliere e far incontrare la comunità migrante e quella locale.

Le attività di recupero del campo XXV Aprile sono tutt’ora in corso con un progetto di rigenerazione urbana che, a partire dalla ristrutturazione degli spazi del campo, con una funzione d’uso adattata alla nuova vision, mira ad un forte impatto rigenerativo e valoriale  sul quartiere e sulla città.

LA NOSTRA STORIA

Il nome Liberi Nantes nasce dal verso I, 118 dell’Eneide di Virgilio che racconta il naufragio di una delle navi di Enea distrutte dalla tempesta scatenata da Giunone durante la guerra di Troia. «Rari nantes in gurgite vasto» recita il verso, ossia «rari nuotatori nel vasto gorgo» in riferimento ai pochi navigatori che, scappando dalla guerra, riescono a salvarsi dal naufragio.

I rari nantes di Virgilio diventano Liberi Nantes: i nuotatori liberi di navigare le acque del Mediterraneo e mettersi in salvo scappando da guerre, persecuzioni e situazioni umanitarie drammatiche.

Il diritto e la libertà innegabile  di immaginare, scegliere e costruire un futuro migliore: tutto comincia da qui. Corre l’anno 2007 e a Roma un gruppo di amici sensibili alle tematiche sociali legate all’immigrazione e appassionate di calcio decide, quasi per gioco, di dare vita a una squadra di calcio composta da ragazzi rifugiati e richiedenti asilo politico. L’iniziativa è accolta con entusiasmo dai centri di accoglienza di Roma e provincia a cui viene proposto, e dà vita alla squadra dei Liberi Nantes.

Il gioco e lo sport sono un diritto innegabile per l’essere umano. Questo è l’assunto imprescindibile per quel gruppo di amici e sognatori, che si batte perché la squadra possa partecipare al campionato in categoria che, a causa di una burocrazia troppo complessa, esclude chi ha difficoltà a presentare la documentazione anagrafica richiesta per il tesseramento.

Per 12 anni i Liberi Nantes giocano il campionato fuori classifica, senza ottenere punti, ma questo non impedisce loro di distinguersi in campo e non solo per le doti calcistiche: per 5 volte su 10 la squadra viene premiata per il miglior punteggio nel fair play.

Bisognerà aspettare il 2019 perché, dopo una lunga campagna di advocacy, la Liberi Nantes, in collaborazione con UNHCR, ASGI;e UISP  riesca a far approvare alla Lega Nazionale Dilettanti una proposta di semplificazione che ha portato ad un risultato storico per la promozione dell’integrazione attraverso il gioco del calcio, permettendo l’accesso alla squadra – per l’anno 2019/2020 – al primo campionato in classifica.

Nel 2010, all’associazione viene affidata la  gestione di un campo sportivo nel cuore della borgata storica romana di PIetralata. Il campo XXV Aprile.  In quel momento, i Nantes non immaginano nemmeno quanto questo passo cambierà la loro storia, per sempre.

 

IL TEAM

Paola Varricchio

Vicepresidente

I riconoscimenti

Nel 2020 la Sport Unit della Commissione Europea ha incluso il progetto europeo S(up)port Refugees Integration nella brochure Pilot Projects and Preparatory Actions in the field of sport che raccoglie i migliori progetti innovativi nel campo dello sport inclusivo.

Nel 2019 a Napoli la Lega Nazionale Dilettanti, in occasione dei festeggiamenti per il 60° anno dalla propria fondazione, ha premiato la Liberi Nantes con il Pallone d’Oro, riconoscimento simbolico che ci è stato assegnato a fronte del rilevante lavoro svolto dall’associazione nel campo dell’inclusione sociale attraverso il Calcio.

Nel 2019 a Bruxelles Liberi Nantes ha ricevuto una Special Mention ai REVES Excellence Award dall’European Network of Cities & Regions for the Social Economy per il proprio lavoro di recupero del Campo Sportivo XXV Aprile frutto di una partnership tra la Liberi Nantes, l’ATER, la Regione Lazio e altri soggetti privati.

Nel 2018 a Bruxelles la Commissione Europea ha premiato la Liberi Nantes tra le 9 organizzazioni finaliste del premio BeInclusiveAward per il lavoro svolto con il progetto europeo S(up)port Refugees Integration interamente dedicato alle donne migranti rifugiate e richiedenti asilo.

Nel 2013 alla Liberi Nantes viene assegnato il Premio Monteverde Pasolini – Le ragioni dei sogni, le visioni della realtà, premio per la cultura, le arti, l’informazione ed il sociale.

Nel 2010, in occasione dei Mondiali di Calcio in Sudafrica, viene conferito all’Associazione il Premio Nelson Mandela – Sport e solidarietà.

Nel 2009 i Liberi Nantes alla seconda partecipazione ai Mondiali Antirazzisti vincono la Coppa dei Mondiali, il riconoscimento più importante della manifestazione che premia il progetto con il più alto valore ai fini dell’inclusione sociale e dell’integrazione.

Dal 2009 al 2018, su 10 partecipazioni al Campionato Federale, al Liberi Nantes FC per 5 volte è stato riconosciuto il premio Fair Play come squadra con il miglior punteggio in tema di correttezza e rispetto della disciplina.

I NOSTRI PARTNER

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Alberto Urbinati

Presidente

Si dice che anche un viaggio di mille miglia inizia con un passo. Il mio primo passo nel mondo di Liberi Nantes risale al 26 Ottobre del 2007, giorno della fondazione dell’associazione. Non sapevo nulla di Rifugiati e Richiedenti Asilo, avevo tutto da imparare e il mezzo per entrare in questo mondo era una squadra di calcio, la Liberi Nantes. Poi sono venute le escursioni in montagna, poi ruoli più organizzativi e infine la nomina a questo ruolo di massimo responsabile dell’associazione. Dal giorno della fondazione qualcosa credo di averla imparata, ma giusto qualcosa perché le mille miglia sono ancora un miraggio laggiù in fondo.

Credo nel potere del lavoro quotidiano, quello che non fa rumore ma che passo dopo passo traccia il cammino; credo nell’amore che lo sorregge e nel coraggio che lo innerva. Un patrimonio di ricchezze che in massima parte raccolgo dalla relazione con le donne e gli uomini che hanno attraversato mari e deserti. E’ una danza fatta di dialoghi e confronti che mi fa continuamente cambiare punto di vista sulle cose. E che mi aiuta anche a capire qualcosa in più di me stesso.

Paola Varricchio

Vicepresidente

Napoletana di nascita e di appartenenza, classe 1983. Sono a Roma da pochissimo, non importa che giorno sia oggi, sarà sempre poco per smettere di meravigliarmi delle cose che scopro ogni giorno, di scegliere persone e posti nuovi da chiamare “casa” e farmi incantare dalla bellezza di incontri inaspettati che non ho cercato, che mi hanno trovato e che sento essere un dono prezioso, come è stato con Liberi Nantes.

Oltre ad essere vicepresidente sono responsabile comunicazione per l’associazione. Fuori dal Campo XXV Aprile invece mi occupo di produzione eventi e comunicazione.

PATRIZIA PROFETA

Tesoriere

Sono entrata a far parte della Famiglia Liberi Nantes nel 2018. Ho conosciuto l’Associazione tramite un amico, Paolo.
Mi occupo della parte amministrativa dell’Associazione, quindi un ruolo molto tecnico. Partecipando alle varie riunioni sono riuscita, piano piano, ad entrare nello spirito dell’Associazione e a conoscerne i vari Progetti. E’, sicuramente, almeno per me, come una grande Famiglia, dove tutti si rimboccano le maniche e cercano di dare il meglio di loro per raggiungere le finalità dell’Associazione.
Sono contenta di esserci entrata anch’io e cerco di dare, come posso, il mio contributo per la realizzazione di questo “Progetto”.