“Cattivi Pensieri” di Gianni Mura

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Ce li ha dedicati nientemeno che Gianni Mura su Repubblica di domenica 17 maggio.

Non chiedeteci per quale ragione la nostra storia contuinui a finire ininterrottamente su giornali, radio e tivvù ormai da oltre 8 mesi.

Un giorno dovremo dedicarci a capire cosa sia accaduto a livello mediatico, perché vi possiamo assicurare che al momento nessuno di noi sa darsi una risposta plausibile.

Detto ciò ecco il pezzo in cui Gianni Mura (che ringraziamo) parla di noi, riprendendo il bellissimo pezzo scritto da Filippo Conticello su Sportweek della Gazzetta dello Sport di sabato 16 maggio.

SETTE GIORNI DI CATTIVI PENSIERI – La Repubblica – 17 maggio 2009

“BUONO l’ultimo numero di Sportweek.
Un servizio su Simon Kjaer rivela che trai suoi modelli c’è Marquez del Barcellona, oltre a Maldini e Cannavaro, e che sul braccio destro ha un tatuaggio che riproduce l’Ultima Cena leonardesca. Originale.
Poi c’è un servizio su Tommasi che gioca in Cina con la normalità di sempre e la curiosità che non gli è mai mancata.
Un altro sulla Liberi Nantes, squadra di terza categoria del campionato Figc interamente composta da rifugiati politici.
E’ nata a Roma su iniziativa di un gruppo di volontari. Dice il presidente, Gianluca Di Girolami: «Abbiamo messo insieme tanti ragazzi che non hanno nulla: famiglia, soldi, legami. Hanno lasciato tutto alle spalle, dopo traumi terribili. Lo sport per loro ha una funzione terapeutica». L’allenatore è italiano, si chiama Giulio. Dice: «In partita calavano alla distanza, molti non riescono a nutrirsi regolarmente e a dormire bene. E nel gioco spesso facevano di testa propria, è stata la vita a costringerh a pensare da singoli. Nei primi allenamenti correvano in gruppi: gli afghani, i nigeriani, i sudanesi, i somali. Poi hanno imparato a fidarsi e ora sono un vero spogliatoio».
Giocano con la maglia azzurra dell’Onu, vivono dove possono, anche nei
Cpt, la risposta alla richiesta d’asilo dovrebbe arrivare in un mese ma spesso bisogna aspettarne sei, anche di più, e intanto un lavoro regolare non si può trovare,finché la posizione non è chiarita, ma in nero sì. Il titolo di Sportweek è “Roma città aperta”. ”

Gianni Mura

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P.S.
Un’unica precisazione.
I ragazzi della Liberi Nantes e i generale tutti coloro che sono titolari di protezione umanitaria, non vivono nei CPT (che ora hanno cambiato nome e si chiamano CIE – Centri di Identificazione ed Espulsione), ma sono ospiti dei Centri di Accoglienza per Rifugiati e Richiedenti Asilo.

C'è molto di più da scoprire!

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