Insieme si può: Liberi Nantes incontra la Pineto United

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[:it]«La Pineto United è il frutto e il sogno nato da una serie di esperienze volte a valorizzare e salvare dal degrado il parco del Pineto, zona nord-ovest di Roma» spiega Lello Melchionda. È una squadra che già dal nome ha deciso di mostrare la propria anima aperta alla comunità, al quartiere e all’azione comune: si chiama così perché tutte le associazioni volontarie e cittadine che hanno a cuore il parco del Pineto si uniscono per fare qualcosa per il parco. In questo caso con un pallone da calcio.

PINACCI NOSTRI – La squadra Pineto United poggia le sue basi sul progetto Pinacci Nostri partito nel 2015. Attraverso interventi artistici di street art, questo progetto autofinanziato e promosso dal basso, mira a risvegliare il quartiere di Primavalle, infondere un senso di appartenenza, raccontare attraverso murales la storia del quartiere e valorizzare il parco del Pineto lasciato in condizione di degrado. «Pietro Lucari e gli altri erano convinti che una zona importante come il Parco del Pineto, abbandonato e in condizioni sempre peggiori, poteva essere difeso solo attraverso eventi e iniziative: rendendolo vivo e vissuto» racconta Lello Melchionda, che da due anni si occupa di Pinacci Nostri.

PRIMI CALCI AL PALLONE – È proprio all’interno del parco del Pineto che inizia la storia della Pineto United. Tra i molti frequentatori del parco c’è anche Mamadou Diop, detto Giorgio. «Lo abbiamo conosciuto un giorno al parco. Pietro Lucari aveva il sogno di diventare un allenatore di calcio e Giorgio gli ha presentato Haruna Sohna, uno dei ragazzi del centro per rifugiati Il Gelsomino» spiega Lello Melchionda, e continua «questi ragazzi giocavano a calcio lì tra gli alberi. Questo incontro ha portato l’idea di creare una squadra di calcio che si allenasse e giocasse nel parco e automaticamente tenesse in vita il parco stesso». Haruna Sohna ha coinvolto altri ragazzi del centro per rifugiati e piano piano la squadra ha preso forma.

RIMBOCCARSI LE MANICHE – L’idea di una squadra di calcio popolare, nata dal basso per promuovere l’integrazione tra rifugiati e ragazzi del quartiere e contemporaneamente tenere vivo il parco del Pineto è piaciuta anche ai dirigenti di Vis Aurelia che hanno concesso in uso gratuito il loro campo da calcio per permettere alla squadra di allenarsi ogni tanto. «Siamo stati felici di questa possibilità ma contemporaneamente cercavamo un campo tutto nostro, dove poter giocare, allenarci costantemente. Abbiamo iniziato a dialogare con il quartiere e siamo entrati in contatto con il Comitato Borgo Valle dell’Inferno a Valle Aurelia. A dicembre 2017 abbiamo scoperto che in quella zona, adiacente al Parco del Pineto, c’era un vecchio campo da calcio abbandonato e lasciato in stato di totale degrado. Ci siamo rimboccati le maniche, i ragazzi della squadra con pale e picconi hanno iniziato a sistemarlo, lo hanno rimesso a nuovo. Si sono regalati un campo da calcio e lo hanno regalato alla comunità. Quel campo non è il nostro campo da calcio, è un campo aperto a tutti» racconta Lello Melchionda.

L’AMICHEVOLE – Grazie a Simona Tocci dell’ARCI di Pietralata che ha messo in contatto le due squadre, il 7 gennaio 2018 i Pineto United hanno incontrato la Liberi Nantes in una partita amichevole giocata al campo XXV Aprile di Pietralata.

(Valerio Maggio)

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