S(up)port Refugees Integration

S(up)port Refugees Integration è un progetto d’inclusione sociale attraverso lo sport, dedicato a giovani donne migranti, accolte o residenti a Roma o in provincia.

Il progetto, nato nel 2017 e della durata di 12 mesi, si rivolge, in particolare, alle fasce di età 15-25 e 25-40 in modo da coinvolgere sia giovani donne che donne madri o inserite in un contesto familiare più ampio che potrebbe limitarne la partecipazione all’interno della società ospitante.

Calcio, touch rugby, atletica leggera, ginnastica posturale, escursionismo: queste le attività messe in campo, con un coinvolgimento di circa 100 beneficiare.

L’intento è di restituire loro uno spazio di normalità, di socializzazione e di inclusione, di coscienza di sé e del proprio corpo, non più solo veicolo di paura e di sofferenza, ma anche e soprattutto di gioia, di scoperta e riscoperta del proprio potenziale, di emozioni positive.

Oltre allo svolgimento delle attività sportive, il progetto prevede la produzione e realizzazione di un docufilm di progetto e la realizzazione e pubblicazione (in formato cartaceo tradizionale ed e-book) di una raccolta narrativa di linee guida e buone prassi da condividere negli ambienti che normalmente lavorano a stretto contatto con i migranti ma anche con scuole, istituzioni, etc.

Liberi Nantes è unico soggetto beneficiario e si occupa dell’organizzazione e realizzazione di tutte le attività previste.

S(up)port Refugees Integration (EAC 2017- 0492) è una pilot action finanziata dal DG EAC della Commissione Europea.

🔌 3/2018_Al via al progetto S(up)port Refugees Integration

📌 10/2018_Presentazione dei risultati di progetto

📌 12/2018_S(up)port the future – Co progettare l’inclusione

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